martedì 20 gennaio 2009

Cessione del quinto dello stipendio: fate attenzione!

Una pratica molto utilizzata in Italia per ottenere piccoli finanziamenti, è quella della cessione del quinto dello stipendio. In sostanza a garanzia e a rimborso del prestito, si cede per un certo numero di anni ad una società specializzata la quinta parte del proprio stipendio.

Il rischio di queste operazioni è in genere quello di incorrere in tassi di interesse molto più elevati di quelli dichiarati (che possono essere camuffati sotto forma di spese contrattuali, premi assicurativi, commissioni varie, ecc...), e di dover restituire in pochi anni anche più del doppio di quanto avuto in prestito. Nel momento in cui si stipulano questi contratti è necessario quindi fare molta attenzione alle condizioni contrattuali e in particolarmodo al Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale). Il Taeg è il tasso di interesse effettivo che si paga sul prestito, e comprende tutte le spese che ci vengono addebitate dalla controparte; si tratta di un dato che il contratto deve necessariamente fornire ed è obbligatorio per la normativa europea.
Se ritenete che il Taeg sia troppo elevato il consiglio è quello di cercare di rinegoziare la proposta o di rivolgersi ad un altro intermediario.

Qui di seguito riporto un caso reale, con il quale è possibile capire immediatamente i rischi di cui ho parlato sopra.

Importo del finanziamento: 10.750 €
Società: EuroFiditalia S.p.A.
TAN: 4,50% (tasso di interesse nominale dichiarato)
Durata: 10 anni
Rimborso pagato a scadenza: 23.880 €
TAEG: 20,46%

Come potete vedere in 10 anni il contratto prevede di restituire più del doppio di quanto ricevuto in prestito, mentre il tasso di interesse dichiarato è relativamente basso. Questo perchè dei 13.130 € di interessi solo circa una terza parte (4.608 €) sono contabilmente imputabili a interessi, mentre la restante sono spese varie.
Se però guardiamo il TAEG la situazione ci risulta da subito chiara, e capiamo al volo quanto ci costa questo finanziamento.

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